Strade che vai, statue che trovi

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Ancora un’incursione nel paesaggio cittadino che l’Autore racconta attraverso opere d’arte che ognuno può ammirare – dai giardini pubblici ai palazzi d’epoca – alla ricerca dei tratti salienti di una città che non vuole ammettere di avere una storia alle spalle e che invece scopre ogni giorno di più le sue radici più profonde. Merito anche di Franco Lena, che nella presentazione, fra l’altro, scrive: “Ho voluto, con questa mia terza opera di ‘rievocazione’ spezzina, rendere partecipi i miei concittadini di una cognizione, sia pure fatta ‘alla buona’, senza intenti cattedratici, delle pregevoli cose che esistono anche alla Spezia e che non tutti conoscono. Qualcuno potrà pensare che io sia un ‘fissato’ in queste ricerche, ma desidero almeno di tentare di sfatare la leggenda che la nostra città non abbia alcun elemento di pregio da annoverare”.

Autore

Franco Lena

Anno

2005

Pagine

142

ISBN

9788897070436

L'autore

Franco Lena (1927-2007) si è dedicato alle ricerche sul dialetto spezzino, pubblicando le seguenti opere: Nuovo Dizionario spezzino (1992), Introduzione alla grammatica del dialetto spezzino (1995), Nuova edizione del Saggio di Folclore spezzino di Ubaldo Mazzini, con traduzione e note (1997), Vocabolario italiano-spezzino (2000). Nel 1994 gli è stato conferito, dall’Associazione “A. Compagna” di Genova, il “Premio De Martini” per la sua opera di ricerca e di valorizzazione di una parlata ligure. Ha collaborato, per la parte spezzina, al Vocabolario delle Parlate Liguri. Per la sua passione di ricercatore di notizie, aneddoti, curiosità storiche e non della Spezia, è stato coniato per lui il soprannome di “spezzinologo”, al quale tiene moltissimo. Con le EDIZIONI CINQUE TERRE ha pubblicato, dopo Mille anni nel Golfo (2002), Le vie della Spezia (2004), Quand’a éimo trèi gati… de spezin (2004), Strade che vai, statue che trovi (2005) e Il dialetto spezzino dalla A alla S (2005), il suo libro più apprezzato e più venduto.