Un libro di cucina ma non solo. Quello di Giovando è un viaggio a ritroso nella storia e nella cultura di un territorio che ha molto da raccontare e che, attraverso il cibo, mostra il suo lato più genuino. Per questo lo stesso autore – paladino della spezzinità – invita a leggere la sua raccolta di ricette come un viaggio alla ricerca di un mondo diverso, di “sapori e profumi mai provati”, immersi in un’atmosfera irreale.
Insomma, un’occasione unica per conoscere e assaporare il gusto della tradizione attraverso il filo rosso che ci lega al passato e ci proietta nel futuro. Perché la nostra storia è fatta soprattutto di quello che mangiamo e (ri)scoprire che il territorio non è solo un’entità geografica significa sapere che le nostre radici si nutrono dell’aria che respiriamo.
Un libro di cucina come questo, quindi, non è e non vuol essere soltanto una raccolta di suggerimenti, di ingredienti e di tempi di cottura. Il suo obiettivo più importante è quello di trasmettere amore per la propria terra e per le proprie tradizioni.
Da una generazione all’altra si può e si deve conservare quel patrimonio culturale che nessun museo potrà mai regalare al nostro futuro. Ed il futuro è già qui, davanti a noi, al tavolo imbandito del nostro presente.